Gli accessori
utili
Alcuni
sono offeri in dotazione, ma molti sono da acquistare separatamente,
acuni sono o sembrano di evidente necessità altri meno ma non meno
utili, cerchiamo di dare un idea su cosa o come scegliere:
La
presa del pezzo, ovvero il
trascinatore, il platorello e il mandrino.
Il trascinatore
E'
formato da un cono morse da infilare nell'albero del mandrino- albero
motore del tornio e trattiene, trascina il pezzo con l'ausilio della contropunta.
In genere il trascinatore è fornito standard con il tornio, a volte quello fornito col
tornio è scadente;
ce ne sono molti per diverse applicazioni e quindi val la pena di
spendere due parole su questo importante e versatile accesorio.
Trascinatori
vari e marcatori:
Di
trascinatori ce
ne sono di varie dimensioni e con 2 o più "punte" che penetrano nel
legno, l'importante è che prima di stringere tra la contropunta e il
trascinatore il pezzo si provveda a schiacciare il legno, ovvero a
marcarlo per evitare
che sotto lo sforzo di lavoro il legno prenda gioco.
Marcatore:
Il marcatore (l'attrezzo che
serve per segnare il centro sul legno) dovrebbe essere sempre usato, in
particolar modo per i legni duri. Questo per non indebolire troppo le
fibre, ma soprattutto perchè, piantando il legno sul tornio senza
marcarlo, devi stringere parecchio punta e contropunta, a lungo andare
questo si può tradurre in danni permanenti al tornio (cuscinetti
storti, letto non proprio dritto) sopratutto su macchine di qualità non
eccelsa.
Normalmente si
prende un trascinatore
vecchio che non si usa più e
lo si pone al centro del legno e con una bella martellata si imprime la
forma nel legno, mai usare un trascinatore del tornio che si usa perchè
si deforma il Cono morse e poi è da buttare perchè non tiene più nel
tornio e comunquaìe va fuori centro.
Se
si usa un marcatore a testine intercambiabili tanto meglio, l'apposita
impugnatura del marcatore assorbirà il colpo, mentre la testina può
essere la stessa che si usa ( così ha la medesima forma) e non si
danneggia, a patto di averla evvitata bene fini in fondo
sull'impugnatura.
Trascinatori
per
quanto riguarda le punte trascinatrici, ne esistono di molte fogge...
ma sostanzialmente hanno tutte il medesimo uso e la medesima funzione:
fare una sufficiente presa sul legno in modo da trasmettervi la
rotazione del motore del tornio.
Sono
rari i trascinatori a teste intercambiabili, ma penso che sia il più
interessante, pensare a dei trascinatori da usare anche sul mandrino.
Di solito, infatti, la tornitura tra le punte è la prima
operazione per prendere un pezzo sul mandrino; in questo modo si può
cilindrare e fare una presa mandrino senza perdere tempo a togliere il
mandrino. Unico inconveniente, si riduce un pò la lunghezza massima
tornibile, ma quasi mai si tornisce il massimo consentito dal tornio.
Il trascinatore più comune ha 4 denti, cene sono di vari
diametri per adattarsi meglio alle lavorazioni, non esiste una reale
differenza nell'uso di una o dell'altra, una punta trascinatrice a
quattro denti di piccolo diametro avrebbe poco legno (e di testa) tra
un dente e l'altro e, in caso di lavorazioni particolarmente
aggressive, rischierebbe di "piallarlo via" perdendo mordente, tutto è
da valutare in funzione del pezzo.
Diverso
il discorso per le punte trascinatrici a due denti: sebbene possano
essere usate anche nella tornitura con fibra parallela, esse sono usate
principalmente nella fase di sgrossatura di ciotole (solitamente con
bordo naturale). Infatti, queste punte permettono di variare
leggermente l'asse del pezzo al fine di bilanciarlo al meglio prima di
sgrossarlo tra punta e contropunta e fare una presa mandrino.
Multipoint e steb centre
Su Internet si trovano già diverse contropunte e
trascinatori a teste intercambiabili (si chiamano multi-tip revolving
centre, steb centre, multi puin ecc) Queste vengono usate spesso in
quanto affondano per molto meno nel pezzo, e quindi possono essere
usati su particolari già tagliati a misura (gambe di sedie e tavoli)
senza rovinarne troppo le teste. La particolare forma dei dentini e la
loro eccezionale affilatura consentono un efficace trascinamento anche
con una minima pressione.
Trascinatori di sicurezza
Esistono poi anche
delle punte trascinatrici che non hanno nessun dente: hanno solo la
punta di centraggio ed un bordo circolare affilato che penetra
leggermente nel legno. Esse sono dette punte "di sicurezza", in quanto
la trasmissione del moto al legno avviene solo tramite attrito e, in
caso di impuntamenti dell'utensile o lavorazioni troppo aggressive, il
legno si ferma senza rischi per il tornitore.
La contropunta
E' una
cosa indispensabile e deve essere di buona qualità per garantire la
tenuta del pezzo.
Purtroppo quella fornita di serie non sempre è all'altezza.
La
contropunta per legno diffarisce da quella per metalli perchè al posto
del puntale conico ha un puntale centtrale ed una corona di sicurezza
intorno.
La funzione di
questa corona è mantanere il legno e sostenerlo evitando che un unico
puntale possa incunearsi e magari spezzare il legno, ci sono di diverse
misure a seconda della dimensione del legno.
Il puntale centrale
potrebbe essere removibile ( attenti a non perderlo, che io sappia solo
un produttore fornisce i ricambi) la rimozione del puntale serve per i
torni con il foro passante per fare la foratura del pezzo in asse.
Esiste
una versione tipo Multipoint (in inglese Revolving Steb Centre) in
altre parole una contropunta con la possibilità di tenere bene il legno
tenero ed anche per lavori particolari come un manico per utensile (
martello, accetta ecc).
Se
si deve sorreggere un pezzo di grandi dimensioni la
contropunta
potrebbe non bastare, soprattutto all'inizio quando il pezzo è
irregolare o eccentrico, per fare questo è meglio usare un apposito
anello di acciaio che si avvita saldamente al legno e la contropunta si
inserisce in questo anello e blocca in modo eccellente il legno. Se il
pezzo è grande sarebbe meglio usare una contopunta a stelo pieno e non
quella forata passante per le forature in asse.
Ci
sono anche contropunte chiamate "inverse", si usano di rado,
per
pezzi abbastanza piccoli, già a misura e che non devono essere forati o
rovinati in testa.
Il platorello:
Anche questo
sistema di presa pezzo è ingenere fornito col tornio.
Il
platorello è semplice ed efficace se si vuole tornire da una sola parte
il pezzo, per esempio un bicchiere.
Il
pezzo di legno viene avvitato al platorello, alla fine del
lavoro
il prodotto finito verrà troncato e il piccolo pezzo di legno che
era trattenuto dalle vito verrà buttato o riutilizzato in altro modo.
I
mandrini
Il mandrino è a 4
griffe, in genere è a griffe intercambiabili, con
le medesime griffe si può prendere il pezzo sia dall'interno che
dall'esterno.
L'utilizzo più comune è prendere il pezzo sul mandrino
senza doverlo fissare al platorello , ma
credo sia una pratica da adottare quando si ha un minimo di esperienza
con le forme irregolari del legno; un utilizzo consigliabile è prima
tornire il pezzo ( da asempio una ciotola) avvitandole
el platorello e tornire l'esterno della ciotola con ricavata dalla base
la presa del mandrino, in genere si produce una forma a coda di rondine
con l'apposito utensile a 75°.
Ci
sono anche Set di mandrini completi di griffe e coda di maiale, sono
molto convenienti, anche se non sono blasonati come i mandrini inglesi.
Con un set come questo si torrnisce da uno stuzzicadenti fino ad un
vaso importante.
L'importante
è che si adi buona qualità, anche in questo caso diffidare dei mandrini
a basso costo, o almeno non aspettarsi grandi prestazioni e non
spingersi mai al massimo.
l'importante è NON usare mai i mandrini per
meccanica e soprattutto i mandrini
a griffe indipendenti, perchè con questi sarà quasi impossibile far
girare in asse un pezzo.
Lunetta:
Ovvero la possibilità
di sostenere il pezzo lungo e sottile.
Si
può usare solo come appoggio posteriore o per tenere tutto il pezzo in
una zona già tornita o solo resa colindrica che poi andrà rifinita
quando si riposizionerà la lunetta in un altro punto.
Non è un
atricolo facile da trovare, in genere è prodotta par uno specifico
tornio dal relativo produttore, così è difficile adattarlo su altri
torni:
Ho trovato però questo utile accessorio presso Gamma Zinken
che ne ha fatta una versione universale, posizionabile in una ventina
di configurazioni, per i lavori di precisione è veramente geniale.
Aspirazione:
L'aspirazione sul
tornio non è indispensabile se si tratta di produrre trucioo grosso,
lungo e fluente, dipende un po dal
legno che di tornisce.
Il legno diventa "nocivo" se si producono polveri di legno di
latifoglia e nella fase di finitura; con la
carteggiatura e la lucidatura rischiamo di respirare sostanze dannose
per i nostri polmoni, quindi applicare
una bocchetta di aspirazione è molto utile.
Si
può auto costruire,
ma non sempre è facile, magari non abbiamo i materiali giusti, e poi fa
predere tempo , lo sottrae al nostro lavoro preferito.
Quindi se ne troviamo una valida a non troppo costosa meglio; questa è
molto robusta ed ha di interessaante la possibilità di
chiudere le alette sul pezzo, é prodotta sempre da Gamma Zinken.
Cerca centro:
Un
ramo non è cilindrico, ad occhi si dovrebbe trovare il centro più
probabile, ma per pochi euro ho trovato uno strumento utile, il cerca
centro, peccato che quello in plastica mi è durato troppo poco, quello
in alluminio l'ho storato. . . questo non costa molto ( l'ho pagato 15
euro) ed è in acciaio inox. . .questo non lo rompo più !
Il Copiatore:
é uno
strumento da applicare a torni dal peso di oltre 150 Kg, perché il suo
uso sbilancia la macchina.
L'errore
più comune è quello di acquistare il copia se non si è bravi tornitori,
credendo che sarà il copia a saper tornire al nostro posto.
Non
è così, anzi solo chi sa tornire molto bene saprà usare un copia,
perché questo apparato tornisce peggio delle nostre sgorbie manuali,
non ha la nostra sensibilità nella lavorazione e deve rispettare tutte
le regole di direzione che anche la tornitura manuale deve osservare;
quindi chi non sa tornire o almeno non bene è meglio che investa i suoi
soldi in un corso di tornitura anziché in un apparato aggiuntivo.
Il supporto da pavimento
è
il supporto per tornire i pezzi di grandi dimensioni, peso di circa 80
- 100 Kg garantisce una buona stabilità anche senza fissarlo a terra, è
comunque un'opzione da considerare se si lavora legno duro, nodoso, o
eccentrico.
Lo si impiega su torni dove la testa scorre in fondo al
bancale proprio per lavorare a sbalzo e su macchine dove è
previsto di lavorare dietro la testa, in genere su macchine dal peso di
300 kg. e oltre, anche perché la potenza del tornio deve essere
adeguata.